L' ATTESA

 

Viviamo in un’epoca in cui abbiamo perso la capacità di saper aspettare.

In ogni contesto sociale vale la logica del " tutto e subito " nel lavoro, nel perseguimento degli obiettivi e finanche nell'educazione dei figli, ai quali troppo spesso concediamo immediatamente ciò che vogliono, cosi determinando in loro la convinzione che si ottiene ciò che si desidera anche senza l'impegno e talvolta la sofferenza.

E invece il sacrificio e la sofferenza sono funzionali alla crescita e alla formazione del carattere della persona e senza lo sforzo emotivo difficilmente si riesce a trarre insegnamento da una situazione.

Ecco, quindi, che i nostri figli hanno difficoltà a comprendere la parola " aspetta" e a capire che l'attesa aumenta il valore attribuito alla scelta che incide sul valore stesso di pazienza e cosi crescendo sarà per loro difficile affrontare le delusioni e superare i " no”, proprio in quanto cresciuti con il mito del chiedi e ti sarà dato.

Si deve evitare alle nuove generazioni di intraprendere vantaggiose scorciatoie, che non portano da nessuna parte e che troppo spesso contribuiscono a creare persone frustrate, rinunciatarie e piene di problemi.

Indubbiamente questa situazione è frutto anche dell'enorme sviluppo tecnologico ed in particolare del web, che con un semplice clic ti consente di acquisire informazioni e risolvere problematiche immediatamente e senza sforzo, con la conseguenza che ci si disabitua alla riflessione e all'esercizio della pazienza.

E invece l'attesa è un valore fondamentale da coltivare e da trasmettere proprio perché' permette di godere pienamente della realizzazione di un obiettivo o di un desiderio e proprio l’aspettativa, che e ' legata all'attesa, ci permette comunque di vivere nella idealizzazione del sogno e di non scoprire, a volte, la negatività della realtà.

Un proverbio tedesco dice " pregustare è il modo migliore di gustare" ed è vero.

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PAOLO NESTA