Allo     Spett.le

Consiglio dell’Ordine degli Avvocati

di Roma

e alle    Spett.li

Associazioni Forensi

di Roma

e agli    Spett.li

Avvocati di Roma

Rivolgendoci a tutti gli Avvocati romani, già a febbraio scorso avevamo invitato tutti i componenti del Consiglio dell’Ordine in carica (si rammenti, attualmente in “prorogatio”) a rassegnare le proprie dimissioni, sia per la grave situazione venutasi a creare e che aveva determinato oggettivamente la perdita di credibilità e autorevolezza dell’Istituzione, sia per consentire la piena attuazione della nuova Legge Professionale Forense, che prevede un mandato quadriennale, l’allargamento dell’Istituzione a 25 consiglieri e la realizzazione della rappresentanza di genere imposta dalla legge.

Quest’invito è manifestamente caduto nel vuoto, non essendo stato raccolto da nessuno dei Consiglieri.

Allora, tuttavia, ignoravamo le allarmanti e sempre più circostanziate notizie che, con uno stillicidio davvero deprimente, stanno giungendo a tutti noi e che danno sempre maggiore consistenza alla prospettiva di scioglimento coatto del Consiglio dell’Ordine e di affidamento delle sue funzioni ad un commissario straordinario.

Inutile evidenziare che l’eventuale commissariamento e scioglimento coatto del Consiglio arrecherebbe ulteriore e grave discredito all’ Avvocatura romana, in quanto imposto e non conseguente alle dimissioni dei componenti attualmente in carica.

Peraltro, questo Consiglio appare aver esaurito il proprio ciclo, adempiendo all’obbligo di fissare le date dei due inderogabili appuntamenti, ai quali l’Avvocatura romana non deve mancare: l’Assemblea ordinaria di venerdì 27 giugno (per l'approvazione del conto consuntivo 2013 e bilancio preventivo 2014) e l’Assemblea straordinaria dei giorni 14, 15 e 16 luglio per l’elezione dei delegati al XXXII CONGRESSO NAZIONALE FORENSE.

L’importanza di queste due scadenze impone, quindi, che l’Assemblea degli Avvocati di Roma si costituisca in libero consesso, senza vivere l’inquietante condizionamento di un Consiglio dell’Ordine apertamente “sotto accusa” e, perciò, apertamente delegittimato.

È indispensabile, quindi, procedere ad un immediato rinnovamento della nostra storica Istituzione mediante l’ immediata consultazione elettorale, senza procrastinare un’agonia che può soltanto danneggiare ulteriormente l’Avvocatura romana e l’immagine della nostra stessa collettività.

Come andiamo dicendo da tempo, é indispensabile voltare pagina: da subito.

Avv. Paolo Nesta

Presidente dell’Associazione

Alleanza Forense

per la Giustizia

 

Avv. Alessandro Graziani

Segretario dell’Associazione

Alleanza Forense

per la Giustizia