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Ricorso al Prefetto multa ZTL

 

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Al Prefetto di ________

Via __________ n. ___

_____ - ____________

 

Raccomandata A.R.

 


Oggetto: Ricorso avverso il verbale di violazione n. ________ (avviso d’accertamento n. __________ del giorno ______.

 

Il sottoscritto Dott. __________, nato a __________ il __________ e quivi residente alla Via __________ n. ___, proprietario del veicolo tg. __________

PREMESSO

- che in data __________ al ricorrente veniva notificato il verbale di violazione n. ______ - acc. n. ___ (che si allega in copia), in base al quale l'istante avrebbe violato l'art. 7/9-14 D.to Leg.vo 30.4.92 n. 285 perché "accedeva nella zona a traffico limitato senza la prescritta autorizzazione" alle ore ________ del __________ in __________ Via __________ varco n. _________;
- che il predetto varco fa divieto di accesso agli autoveicoli dalle ore ______ alle ore ______, come risulta dal sito internet della Sta, e, pertanto, alle ore ______ l’accesso era libero con conseguente illegittimità del verbale di accertamento di violazione;
- che, in ogni caso, il verbale de quo deve ritenersi nullo poiché manca della sottoscrizione autografa dell’agente accertatore. Infatti, detta sottoscrizione, costituisce condizione imprescindibile della efficacia del verbale, dato che il modello previsto dall’art. 383/4 del Regolamento di esecuzione del C.d.S. lo impone. Pertanto, la mancanza di essa fa ritenere del tutto inesistente la notifica ed il verbale, non potendo considerarsi un modulo a stampa, equipollente a quello imposto, a prescindere dal fatto che sia pervenuto al destinatario, costituendo la disciplina del C.d.S. una disciplina rigida, tipica delle leggi speciali e che non ammette ricorsi analogici e quindi equipollenti. In tal senso si è espressa la Suprema Corte di Cassazione, statuendo che “ In tema di sanzioni amministrative è affetta da nullità la notificazione eseguita mediante consegna al contravventore, a mezzo del servizio postale, di copia informe del verbale di accertamento di una violazione al C.d.S. redatto con sistemi meccanizzati e non recante alcuna sottoscrizione dell’agente accertatore” (Cass. 2341/1998).
- che, il verbale deve ritenersi altresì nullo poiché, oltre che non sottoscritto, risulta privo della certificazione di autentica del capo dell’ufficio (ex art. 385/3 Regolamento di esecuzione del C.d.S.). Il modulo, dunque, non porta neppure la certificazione di autenticazione della sottoscrizione (e conseguente deposito dell’originale presso l’ufficio) con le altre indicazioni imposte dall’art. 383/4 del Regolamento sopra menzionato, oltre alla indicazione del deposito dell’originale (ex art. 200/4 C.d.S.). E ciò anche in considerazione dell’obbligo di uniformità (Mod. VI 1 Reg.), imposto dall’art. 45 C.d.S. per tutto ciò che inerisce alla circolazione stradale.
- che viene, altresì, contestata fin da ora la conformità rispetto all’originale del verbale riprodotto con mezzi meccanici in violazione dell’art. 383 D.P.R. 16.12.1992 n. 495, riservandosi di proporre querela di falso;
- che, infine, l’atto notificato è anche affetto da ulteriore nullità assoluta dal momento che, nonostante l’art. 3 D. Lgs. 12.2.1993 n. 39 prescriva che sul documento prodotto dal sistema automatizzato sia necessaria l’indicazione del nominativo del soggetto responsabile, il verbale nel retro riporta tra le “avvertenze” l’indicazione impersonale di una serie di responsabili “pro-tempore”, che rende impossibile individuare realmente il nominativo dell’effettivo responsabile del procedimento amministrativo.
Tanto premesso e considerato, il sottoscritto

RICORRE

all'Ill.mo Signor Prefetto di __________, ritenuto illegittimo e non fondato l'accertamento, emetta nel termine di legge ordinanza di archiviazione degli atti, con espressa richiesta, altresì, di audizione personale, nonchè di produzione della foto relativa alla presunta infrazione.
__________ , __________

Dott. __________


Si allega in copia: verbale di violazione n. _______ (avviso d’accertamento n. ______ ).

 

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