Immigrazione

In cosa consiste il nuovo reato di immigrazione clandestina previsto nel pacchetto sicurezza?

Il nuovo pacchetto sicurezza ha dato una stretta all'immigrazione clandestina. Si parte con una misura drastica come l'obbligo di espulsione per lo straniero che è stato condannato a una pena superiore a due anni (in precedenza erano dieci). Si commette un reato, sanzionato fino a quattro anni, nel momento in cui l'ordine di espulsione non è ottemperato; scatta anche l'arresto obbligatorio e il processo con rito direttissimo. E' prevista anche l'introduzione di un'aggravante specifica, con possibilità dell'aumento della pena sino a un terzo, nei confronti dello straniero che ha fatto ingresso irregolarmente in Italia. Vengono poi inasprite le sanzioni, da uno a sei anni (prima il massimo era tre) a carico di chi dichiara falsa identità e viene inflitto il carcere fino a tre anni a carico di chi, approfittando della condizione di clandestinità, vende o affitta immobili a chi non è in regola.

Il clandestino che convive con una cittadina italiana può essere espulso?

La convivenza more uxorio di un clandestino con una cittadina italiana non può costituire legittimo motivo ostativo all'espulsione. Giurisprudenza costante ha stabilito che il divieto di espulsione di cittadino extracomunitario coniugato con cittadino italiano o convivente con parenti entro il quarto grado di cittadinanza italiana, nasce dall'esigenza di tutelare da un lato l'unità della famiglia di diritto e dall'altro il vincolo parentale che riguarda persone che si trovano in una situazione di certezza di rapporti giuridici che è, invece, assente nella convivenza di fatto o more uxorio. Non è possibile estendere l'equiparazione tra famiglia legittima e famiglia di fatto alla materia dell'immigrazione clandestina, disciplinata da norme di diritto pubblico e nella quale l'obbligo dell'espulsione incontra solo i limiti strettamente previsti dalla legge al fine di escludere facili raggiri alla normativa che detta il controllo dei flussi migratori.

Qual'è la differenza tra immigrati clandestini e immigrati irregolari?

Preliminarmente si rileva che vengono espulsi o accompagnati alla frontiera tutti gli stranieri che non hanno un regolare visto di ingresso o un permesso di soggiorno. Sono clandestini gli stranieri entrati in Italia senza regolare visto di ingresso mentre; sono irregolari gli stranieri che hanno perduto i requisiti necessari per la permanenza sul territorio nazionale, di cui erano però in possesso all'ingresso in Italia.

I clandestini devono essere respinti alla frontiera o espulsi ma non possono essere espulsi immediatamente se : occorre prestare loro soccorso ; occorre compiere accertamenti sulla loro identità o nazionalità ; occorre preparare i documenti per il viaggio; non è disponibile un mezzo di trasporto idoneo; devono essere trattenuti, previo provvedimento del questore convalidato dal magistrato, presso appositi centri di permanenza temporanea e assistenza per il tempo strettamente necessario per la loro identificazione ed espulsione.

L'autorità competente che adotta i provvedimenti che occorrono per l'esecuzione dell'espulsione e per la realizzazione di interventi assistenziali è il Ministero dell'Interno il quale opera mediante convenzioni con altre amministrazioni dello stato, con proprietari e concessionari di aree o enti locali.