La cassazione mette in discussione
la norma del pacchetto sicurezza che prevede il carcere
per ripetute inottemperanze all’ordine di espulsione. La
Suprema corte, con la sentenza 31869 precede la
decisione con cui, a breve, la Corte di giustizia dovrà
dichiarare se l’articolo 14 comma 5 quater del testo
unico dell’immigrazione, modificato dal pacchetto
sicurezza, è compatibile con la direttiva comunitaria
sulle procedure comuni applicabili agli stranieri
(2008/115/Ce).
Il contrasto con la direttiva Ce
- I giudici di piazza Cavour - basandosi sulla
considerazione che proprio in virtù della sentenza di
Lussemburgo il mancato adempimento all’espulsione
potrebbe non essere più reato - annullano un’ordinanza
di carcerazione cautelare adottata in base all’articolo
finito nel mirino della Corte di giustizia che, su
“invito” della Corte d’Appello di Trento, è chiamata a
esprimersi sull’eventuale contrasto della norma interna
con il diritto dell’Unione.
La cancellazione del reato - Gli
ermellini precisano che la pendenza della questione
pregiudiziale a Lussemburgo, impone di annullare il
provvedimento impugnato rinviando la causa al giudice di
merito perché analizzi di nuovo il caso tenendo presente
la possibile cancellazione del reato. E tutto fa
pensare che la scelta della Corte di giustizia porterà
allo smantellamento della norma. Per il contrasto con la
direttiva 2008/115/Ce si è già espresso, infatti, il 1°
aprile scorso, l’avvocato generale della Corte
dell’Unione europea Jan Mazak, affermando che il
diritto europeo esclude che si possa punire con il
carcere l’inottemperanza all’ordine dell’autorità
pubblica di lasciare il territorio nazionale nel termine
prescritto.
Il precedente intervento della
Corte costituzionale - La Consulta aveva già
smantellato, dichiarandone l’incostituzionalità, la
parte dell’articolo 14 comma 5 quater che non prevedeva,
in caso di mancato adempimento all’espulsione, la
“scusante” del giustificato motivo. Nel caso esaminato
si trattava della condizione di indigenza del
destinatario dell’ingiunzione al rimpatrio. |