Avv. Paolo Nesta


Palazzo Giustizia  Roma


Palazzo Giustizia Milano

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Chiede la precisazione delle conclusioni senza l'ammissione delle prove: il cliente va risarcito- Cassazione sent. n. 8312 del 12 aprile 2011-Avvocati.it

 

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Il cliente deve essere guidato e indirizzato dall'avvocato per valutare i rischi insiti nell'iniziativa giudiziale. La mancata indicazione al giudice delle prove indispensabili è di per sé manifestazione di negligenza del difensore.

 “Oggettivamente colposo e irresponsabile”
Così viene tacciato dalla Cassazione con la sentenza n. 8312 del 12 aprile il comportamento del difensore che, in una causa di risarcimento dei danni da incidente stradale, chieda al giudice di fissare la data dell’udienza di precisazione delle conclusioni senza aver dato corso alle prove sulle modalità del fatto e sulla responsabilità, nonché sull’entità dei danni.

Mancata prova, soccombenza certa
L’avvocato, nell’ambito delle competenze specifiche dell’attività professionale e dei doveri di diligenza, dovrebbe essere ben consapevole che la mancata prova degli elementi costitutivi della domanda espone il cliente alla soccombenza.

 

 

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