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SENZA TENTATIVO DI CONCILIAZIONE IL CONTENZIOSO LAVORATIVO CRESCE DEL 66%

 

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MORELLO Lorenza-Persona e danno.it

C'è sempre più lavoro per i giudici del lavoro. Le fonti della sezione specializzata del tribunale di Verona rivelano che al 30 giugno 2011 i ricorsi nuovi in materia di pubblico impiego sono 146 (+66% rispetto al primo semestre 2010) e nel privato 453 per una crescita del 21%. Nel triennio 2008-2011 sono le cause legate alla contrattualistica privata a prevalere.

C'è sempre più lavoro per i giudici del lavoro. Le fonti della sezione specializzata del tribunale di Verona rivelano che al 30 giugno 2011 i ricorsi nuovi in materia di pubblico impiego sono 146 (+66% rispetto al primo semestre 2010) e nel privato 453 per una crescita del 21%. Nel triennio 2008-2011 sono le cause legate alla contrattualistica privata a prevalere.

La conferma giunge anche da Fabiana Menichetti, presidente dell'associazione veronese avvocati giuslavoristi. «In relazione alle aziende medio grandi, nostro bacino di riferimento, registriamo un trend in crescita, parzialmente collegato alla crisi economica. Non avere più la conciliazione obbligatoria per noi è una grande perdita», sottolinea Menichetti. «Molte controversie, specie quelle di natura economica minore, potevano essere risolte in modo rapido ed efficace alla direzione provinciale del Lavoro, che alleggeriva di molto il carico delle controversie. I giuslavoristi tuttavia vi ricorrono ancora spesso».

Le fa eco Lorenza Morello, Presidente dell'associazione avvocati per la mediazione (APM) << L'evidenza della bontà e dell'utilità dello strumento conciliativo -ad onta di quanti vogliono negare questa evidenza lapalissiana- risiede proprio nell'esponenziale aumento di cause laddove questo strumento è stato disapplicato dando ampio spazio a nuove vertenze che, inevitabilmente, vanno ad intasare un sistema già provato e gravano peggiorando un settore come quello lavorativo che, in questo momento più che in altri, dovrebbe essere la vera leva del Paese>>

 

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