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Realizzano una veranda sul balcone- di Cassazione con la Sentenza n. 28927/2011-Studio legale law

 

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La costruzione è abusiva

In assenza del permesso di costruire, la trasformazione di un balcone in una veranda costituisce una costruzione abusiva. Infatti, una veranda è da considerarsi, in senso tecnico-giuridico, un nuovo locale autonomamente utilizzabile e difetta normalmente del carattere di precarietà, trattandosi di opera destinata non a sopperire a esigenze temporanee e contingenti con la sua successiva rimozione, ma a durare nel tempo, ampliando così il godimento dell’immobile. Inoltre, l’attività di trasformazione di un balcone in veranda rappresenta un intervento di nuova costruzione, in quanto tali lavori ampliano il fabbricato al di fuori della sagoma preesistente, con la conseguenza che la sua realizzazione in assenza di concessione edilizia integra il reato di costruzione abusiva.

 

Lo ha ribadito la Corte di Cassazione con la Sentenza n. 28927/2011. Il caso. Due coniugi realizzano una veranda sul balcone della loro casa. La Corte di Appello assolve gli imputati dal reato di aver costruito abusivamente la veranda. Il PG promuove ricorso per Cassazione. Si è in presenza di una costruzione abusiva. La veranda realizzata senza permesso dagli imputati costituisce un oggettivo aumento di volumetria. Non si tratta di una sorta di box armadio per riporvi la lavatrice senza finalità abitative, in quanto gli occupanti l’abitazione devono pur accedere al vano per sbrigare le faccende domestiche connesse con la pulizia dei panni. Con ciò non si può parlare di una costruzione realizzata solo con la funzione di riparare dagli agenti atmosferici. Solo in questo caso la veranda non necessiterebbe dell’autorizzane a costruire.

L’attività di trasformazione di balcone veranda mediante telai e altri strumenti idonei a intercludere stabilmente uno spazio libero non dà luogo a pertinenza ma, ove assolva a permanenti finalità abitative, costituisce ampliamento del fabbricato e, come tale, integrante, in difetto di autorizzazione, il reato di costruzione abusiva. La pronuncia della Corte. Il giudice di appello ha cercato di valorizzare la irrilevanza del fatto specifico ma è anche vero che, sul punto, la motivazione non risulta congrua. Alla struttura creata con alluminio anodizzato e vetro nella porzione terminale del balcone, si accede dal balcone stesso e non dall’appartamento sì che si è in presenza di una sorta di box armadio per riporvi la lavatrice. Fondate le censure del PG.

Indipendentemente dalle dimensioni limitate, la costruzione realizzata senza permesso dagli imputati costituisce un oggettivo aumento di volumetria, con finalità abitative. Una veranda è da considerarsi, in senso tecnico-giuridico, un nuovo locale autonomamente utilizzabile, quindi, in assenza del permesso di costruire, la sua realizzazione costituisce un abuso edilizio.

 

 

 

Anna Teresa Paciotti

 

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