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COSTITUZIONALITA', FAVOR LIBERTATIS, DETERMINATEZZA E TASSATIVITA' IN AMBITO PENALE" - MAZZON Riccardo

 

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Il principio di determinatezza ed il principio di tassatività, indicando l’esigenza che la norma penale incriminatrice sia formulata (dal legislatore) in modo tale da consentire il sicuro apprezzamento del suo contenuto - cosicché sia possibile conoscere, con sufficiente precisione, ciò che è penalmente lecito o vietato, circoscrivendo (in limiti ben definiti) l’attività interpretativa del giudice, nonché garantendo i cittadini dagli abusi del potere giudiziario -, vengono affrontati congiuntamente tanto da parte rilevante della dottrina (Fiandaca Musco, Diritto penale –Parte Generale-, Bologna, 1995; Antolisei, Diritto Penale –Parte Generale-, Milano, 2000), quanto da parte cospiqua della giurisprudenza:
“Non è fondata l'eccezione di incostituzionalità dell'art. 609 bis c.p. in relazione agli art. 13 e 25 cost. (mancanza di tassatività e di determinatezza della nuova formulazione)”.
Cassazione penale, sez. III, 07 ottobre 1999, n. 14758 Leuzzi Riv. giur. polizia 2000, 362
In realtà, pur trattandosi di principi sicuramente complementari, essi meritano una trattazione distinta, in quanto indirizzati a soggetti diversi dell’ordinamento: la determinatezza si proietta all’interno della fattispecie e si rivolge al legislatore, imponendogli di procedere alla redazione di precetti penali dal contenuto precisamente definito; la tassatività, invece, costituisce lo sbarramento esterno della fattispecie stessa e si rivolge al potere giudiziario, precludendo al giudice di estendere per analogia l’applicazione della norma, impedendo quindi che questa possa essere applicata a casi diversi da quelli ricompresi nella sua formulazione astratta.
La ratio dei principi di determinatezza e di tassatività, più che in esigenze puramente razionali di certezza, va individuata nel (spesso citato) favor libertatis: l’assenza di tali principi consentirebbe, infatti, la configurazione dei comportamenti penalmente sanzionati in termini così generici che il principio di legalità (e con esso il principio di tipicità) risulterebbe rispettato solamente nella forma, ma eluso nella sostanza:
“il principio di legalità di cui all'art. 1, l. n. 689 del 1981 implica, quali necessari corollari, non solo quello di riserva di legge e di non retroattività, ma anche quello di tassatività e determinatezza della fattispecie illecita”.
T.A.R. Lombardia Milano, sez. IV, 13 febbraio 2008, n. 321E.D. s.p.a. c. Autorità per l'energia elettr. e il gas, Adiconsum, Movimento dif. del cittadino Foro amm. TAR 2008, 2 396 (SOLO MASSIMA) 
Per le implicazioni dei principi suddetti in tema di concorso di persone nel reato, si veda  "Il concorso di reati e il concorso di persone nel reato", Cedam 2011)

 

 

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