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Riforma forense: resoconto della seduta della Commissione giustizia Camera del 25 ottobre 2011

 

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 Segui su www.avvocati-part-time.it tutte le tappe parlamentari della riforma forense. Qui di seguito il resoconto della seduta della Commissione giustizia della Camera del 25 ottobre 2011, nella quale il relatore, On. Roberto Cassinelli, e la rappresentante del Governo hanno espresso parere contrario a tutti i circa 500 emendamenti proposti al testo approvato dal Senato a fine 2010. Sarà probabilmente l'Aula della Camera il luogo di confronto su tutti gli emendamenti tra l'opposizione, contraria a un testo di riforma che ritiene smaccatamente corporativo, e la maggioranza che invece invoca l'esigenza di approvare in fretta una riforma della professione forense che da troppo tempo si attende e a tal fine chiede di approvare il testo votato dal Senato, anche se ritenuto perfettibile.

 

LEGGI DI SEGUITO IL RESOCONTO DELLA SEDUTA DEL 25 OTTOBRE 2011 DELLA COMMISSIONE GIUSTIZIA DELLA CAMERA ...

 

SEDE REFERENTE

Martedì 25 ottobre 2011. - Presidenza del vicepresidente Fulvio FOLLEGOT. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati.

 

La seduta comincia alle 13.45.

 

Nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense.

C. 3900, approvato dal Senato, C. 420 Contento, C. 1004 Pecorella, C. 1447 Cavallaro, C. 1494 Capano, C. 1545 Barbieri, C. 1837 Mantini, C. 2246 Frassinetti e C. 2419 Cassinelli.

(Seguito dell'esame e rinvio - Abbinamento delle proposte di legge C. 4614 Cavallaro e C. 4505 Razzi).

 

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato il 20 ottobre 2011.

 

Fulvio FOLLEGOT, presidente, avverte che alle proposte di legge in esame sono abbinate le proposte di legge C. 4614 Cavallaro e C. 4505 Razzi.

Ricorda che nella seduta di oggi si era previsto che il relatore e il rappresentante del Governo avrebbero espresso i pareri di competenza sugli emendamenti e articoli aggiuntivi presentati al testo base.

 

Roberto CASSINELLI (PdL), relatore, richiama le considerazioni già espresse nelle precedenti sedute, con particolare riferimento alla situazione dell'avvocatura che attende la riforma da decenni, alla presenza di un testo largamente condiviso già in fase di elaborazione dall'avvocatura medesima, alla recente giurisprudenza della Corte di cassazione in tema di tariffa professionale quale valore di riferimento, all'intensa collaborazione avvenuta fra tutti i gruppi nella Commissione giustizia del Senato, al termine seppure ordinatorio di dodici mesi indicato nella recente manovra finanziaria per intervenire in materia di professioni. Alla luce di tali considerazioni, esprimendo una valutazione di natura politica e non tecnica, invita i colleghi al ritiro di tutte le proposte emendative presentate, esprimendo altrimenti parere contrario sulle stesse.

 

Il Sottosegretario Maria Elisabetta ALBERTI CASELLATI esprime parere conforme al relatore, del quale condivide l'analisi. Ricorda come il testo in esame sia stato ampiamente discusso al Senato, anche con le opposizioni, e sottolinea la necessità di varare una nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense, attesa da più di sessant'anni.

 

Mario CAVALLARO (PD) prende atto con rammarico dei pareri espressi dal relatore e dal rappresentante del Governo: pareri non sostenuti da motivazioni di merito ma dalla mera necessità di esitare un provvedimento di lunga gestazione. Per quanto ritenga necessario intervenire in senso innovativo in materia di ordinamento della professione forense, considera del tutto inopportuno il tentativo di impedire qualunque approfondimento alla Camera, in considerazione di un esame che si sarebbe già svolto in modo esaustivo presso il Senato, ricordando come il nostro sistema parlamentare di basi sul principio del bicameralismo perfetto. Sottolinea la disponibilità offerta dal gruppo del PD a discutere delle sole questioni più rilevanti e ritiene che l'atteggiamento della maggioranza e del Governo non possa esimere la Commissione dai necessari approfondimenti. Auspica, infine, che non si perda l'occasione di rispondere adeguatamente alle sollecitazioni provenienti dall'Unione europea anche in tema di professioni, anche tenendo conto del fatto che il testo in esame, contrariamente a quanto affermato dal Governo, non appare affatto compatibile con le indicazioni fornite nella recente manovra finanziaria.

 

Anna ROSSOMANDO (PD) dopo avere dichiarato di concordare pienamente con l'onorevole Cavallaro, ricorda come non le risulti che sia stato ancora superato il principio del bicameralismo perfetto.

 

Donatella FERRANTI (PD) prende atto con amarezza dell'atteggiamento di totale chiusura del relatore e del Governo, a fronte della disponibilità del proprio gruppo a discutere ed approfondire le sole questioni e proposte emendative considerate più rilevanti. Dichiara quindi che il gruppo del PD non accoglie l'invito al ritiro degli emendamenti, ritenendo incomprensibile la decisione politica di portare avanti una riforma obsoleta e inadeguata, contraria alla modernizzazione e animata da spirito corporativo.

 

Osserva quindi come le argomentazioni relative al dibattito che sarebbe avvenuto tra tutti i gruppi al Senato non solo non tengano conto del significato del bicameralismo perfetto, ma non siano neanche corrette. Al Senato, infatti, si è svolto un dibattito in una sede informale quale quella del Comitato ristretto costituito nel-l'ambito della Commissione giustizia, mentre le posizioni dei gruppi sono state formalizzate in Assemblea.

Ribadisce come il testo in esame sia contrario agli interessi dei cittadini e della maggior parte degli avvocati.

 

Fulvio FOLLEGOT, presidente, al fine di consentire lo svolgimento della seduta delle Commissioni riunite I e II, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

 

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