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OUA-COMUNICATO STAMPA-NEL PALAZZO DI GIUSTIZIA DI  TORINO L’11MAGGIO CONVEGNO OUA SULLA MEDIACONCILIAZIONE OBBLIGATORIA

 

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OUA: CONTINUA LA PROTESTA IN TUTTA ITALIA CONTRO UN SISTEMA PALESEMENTE INCOSTITUZIONALE CHE VA CONTRO LA NORMATIVA EUROPEA E CHE LIMITA L’ACCESSO ALLA GIUSTIZIA

 

L’Organismo Unitario dell’Avvocatura-Oua prosegue con il calendario di iniziative in tutta Italia sulla media conciliazione obbligatoria che sfoceranno nell’astensione dalle udienze del prossimo 23 giugno. Il prossimo appuntamento è a Torino il 13 maggio (aula magna del Palazzo di Giustizia) con un Convegno (in allegato il programma) dal titolo: “La media-conciliazione dopo l’ordinanza del Tar n.3202 del 12 aprile 2011: istruzioni per l’uso”. Una sessione dei lavori sarà dedicata a: “Geografia giudiziaria e organizzazione”. Al confronto parteciperanno i Presidenti degli Ordini forensi piemontesi, tra cui il Presidente dell’Ordine  di Torino, Mario Napoli, il consigliere del Cnf, Enrico Merli, il Presidente dell’Ordine di Milano, Paolo Giuggioli e il componente dell’Ordine di Firenze, Gaetano Viciconte. Prevista la presenza delle realtà associazionistiche. Per l’Oua interverranno il Presidente, Maurizio de Tilla, il Tesoriere Domenico Palmas, il componente di giunta Roberto Pozzobon e l’avv. Giuseppe Garrone.

Il Presidente de Tilla nella preparazione del convegno ha dichiarato: «Chiediamo al Governo la sospensione immediata del decreto legislativo sulla media-conciliazione obbligatoria, in attesa della decisione della Corte Costituzionale. E attendiamo dal Parlamento la rapida approvazione dei disegni di legge bipartisan che modificano questo istituto nella direzione delle proposte degli avvocati».

«A Torino – continua - illustreremo le conseguenze negative della mediaconciliazione sulla vita di tutti i giorni, descriveremo il percorso che ha portato alla svendita a società di capitali di un diritto sancito costituzionalmente e di un servizio pubblico come la giustizia civile, ora privatizzata. Ma allo stesso tempo daremo le “istruzioni per l’uso” dopo il rinvio del Tar del Lazio alla Corte Costituzionale del decreto legislativo per tutelare i cittadini e la nostra stessa macchina giudiziaria, a partire dalle proposte emerse nella grande manifestazione dell’Adriano, a Roma, il 14 aprile scorso: presenteremo la questione di incostituzionalità in tutti i processi ordinari interessati dalla media conciliazione, e infine, seguendo quanto previsto dall’articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, avanzeremo istanze di disapplicazione dell’obbligatorietà.

«Ma la protesta continua – conclude de Tilla – e il 23 giugno sarà di nuovo sciopero, perché questo è un sistema palesemente incostituzionale, che va contro la normativa europea e che limita l’accesso alla giustizia. Il punto fondamentale da eliminare è la obbligatorietà della mediaconciliazione».

 

 

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