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LA RETTIFICAZIONE DEL SESSO COMPORTA L'AUTOMATICO SCIOGLIMENTO DEL MATRIMONIO ? - Alessio ANCESCHI

 

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Il recente caso di Bologna, nel quale un marito ha richiesto ed ottenuto la rettificazione del sesso, pretendendo di mantenere lo stato coniugale, ha suscitato nuovi clamori da parte di coloro che sostengono il riconoscimento delle unioni civili omosessuali. Nel 2009, il bolognese A.B., 38 enne, aveva ottenuto la rettificazione del sesso con sentenza passata in giudicato, divenendo così donna. Aveva successivamente richiesto al comune il rilascio del certificato di stato di famiglia attestante l'unione con la moglie, il quale gli è stato negato sul presupposto che la rettificazione del sesso abbia comportato immediati ed automatici effetti sullo scioglimento del matrimonio appena celebrato. Interessata, del caso, la Suprema corte si è recentemente espressa a sostegno del Comune, ritenendo che la rettificazione del sesso comporti immediati effetti sul matrimonio precedentemente celebrato dal transessuale.


Leggendo l'art. 3, l. 898/1970 sul divorzio verrebbe ad un primo avviso l'impressione che il nostro ordinamento contenga una lacuna giuridica, uno spiraglio attraverso il quale potrebbe trovare riconoscimento il matrimonio tra due persone dello stesso sesso. Tale norma infatti, consente, ma non impone di ottenere il divorzio diretto (c.d. divorzio ad nutum) nel caso in cui l'altro coniuge rettifichi il proprio sesso. In questo senso, qualora lo scioglimento del matrimonio non venga richiesto dall'altro coniuge, un matrimonio eterosessuale potrebbe legittimamente trasformarsi in un matrimonio omosessuale a seguito della rettificazione del sesso dell'altro coniuge. Tale disposizione merita tuttavia di essere integrata con l'art. 4, l. 164/1982 sul transessualismo. Ai sensi di questa disposizione, la sentenza di rettificazione del sesso provoca automaticamente lo scioglimento del matrimonio precedentemente celebrato, senza che sia necessaria alcuna istanza di parte. In questo senso, non sussiste nessuna lacuna, nessuna eccezione, nessuno spiraglio a favore di chi pretende di forzare la legge, al fine di ottenere il riconoscimento di un matrimonio omosessuale.

 

 

 

 

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