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VOLTIAMO PAGINA PER UN ' AVVOCATURA AUTOREVOLE E DI VALORE

La scorsa settimana avevo concluso la mia comunicazione settimanale, ripromettendomi di ritornare sull' argomento relativo all' elezione dei Delegati, che rappresenteranno l'Ordine di Roma al Congresso Nazionale, che si terrà a Rimini nel prossimo autunno.

Prima di entrare nell’argomento, però, non posso fare a meno di rivolgere un pensiero commosso ai cittadini italiani, per la maggior parte donne, barbaramente trucidati ieri nel Bangladesh e restati vittime di una orrenda ferocia, mentre si trovavano in quel paese per motivi di lavoro. Essi esprimevano la parte migliore del popolo italiano, la sua vera identità, caratterizzata dalla capacità di imporsi e farsi apprezzare, anche in terre lontane, per l’intelligenza e l'inventiva, non disgiunta dalla laboriosità.

Identità, che dobbiamo salvaguardare, ad ogni costo, non solo a livello nazionale, ma anche per quanto riguarda l’Avvocatura italiana, che vive un momento estremamente difficile e che rischia di scomparire, se sarà posta nelle condizioni, come sta accadendo, di non poter esprimere quell'autonomia e indipendenza, che ne costituisce l'essenza e la ragione della sua esistenza.

Purtroppo, fino ad oggi, dobbiamo dirlo francamente, abbiamo subito in modo passivo il nostro declino, che appare inesorabile, per l’incapacità di coloro che hanno rappresentato la nostra categoria di agire unitariamente e soprattutto di avere e attuare, con la determinazione e la fermezza che la situazione richiede, un'adeguata strategia.

Ciò è accaduto a livello nazionale, ma anche a livello territoriale, e tanto per essere chiari, anche per l’Ordine di Roma. Cinque anni fa, quando si insediò il nuovo Consiglio, completamente rinnovato nei suoi componenti, si erano create grandi aspettative, soprattutto nei giovani, ma non solo, nella convinzione che il Consiglio potesse rappresentare una svolta positiva per l'Avvocatura romana.

Purtroppo, con il trascorrere degli anni, ben cinque di gestione dell’attuale Consiglio senza che fino ad oggi sia stato possibile votare per il rinnovo dello stesso, ci si è resi conto che nulla è cambiato e che le promesse fatte, di poter incidere significativamente nella realtà romana e anche nazionale, non sono state per nulla realizzate.

Anzi vi è stata non solo un’incapacità di incidere significativamente a livello nazionale, e pur sarebbe stato possibile visto che Roma per la sua importanza viene vista come un punto di riferimento, ma anche un’incapacità di realizzare la prospettata inversione di tendenza a livello locale, visto che i problemi esistenti non sono stati risolti, ma anzi si sono accentuati. Altra nota dolente è stata l’incapacità di saper adeguatamente interloquire, con autorevolezza e adeguata visione programmatica, con i vari interlocutori politici, giurisdizionali e della stampa, e i conseguenti risultati fallimentari sono davanti agli occhi di tutti.

Peraltro, ci sarà pure una ragione, aldilà di una continua e inopportuna autoreferenzialità, evidenziata da taluno nel richiedere il consenso elettorale, se ben due consiglieri eletti nella lista, che cinque anni fa, vinse le elezioni al COA di Roma, si sono distaccati, assumendo una posizione autonoma e critica rispetto all' attuale gestione del COA di Roma.

Non è questo, a mio avviso, il modello, ammesso che si possa considerare tale, da " esportare" a livello nazionale, come richiesto dal Presidente dell’Ordine di Roma, a sostegno di una lista che prende il suo nome anche se egli non è candidato.

Ritengo che ci sia necessità di una reale inversione di tendenza, di elaborare una adeguata strategia finora inesistente, attuata da persone autorevoli, coadiuvate da giovani di valore, che abbiano la capacità, nell’ambito di una visione unitaria di tutte le componenti dell’Avvocatura, di rappresentare i reali interessi degli Avvocati.

Il prossimo congresso di Rimini sarà un momento decisivo in tal senso e sarà estremamente importante, per non lasciare campo libero ai soliti gruppi organizzati, andare a votare numerosi alle elezioni, che si terranno a Roma il 5-6-7 luglio dalle ore 8,30 alle ore 14,00, per eleggere delegati in grado di esprimere quella chiarezza d'idee, autorevolezza e determinazione, che l’attuale situazione richiede.

Per quanto mi riguarda, ritengo che tutti i componenti della mia lista abbiano tali requisiti e, ove votati in blocco, potremmo avere un gruppo di delegati, forte e coeso, in grado di incidere significativamente e di portare una ventata di rinnovamento al Congresso di Rimini, cosi da VOLTARE PAGINA anche a livello nazionale.

VOLTIAMO PAGINA

PAOLO NESTA