C'È UN LIMITE A TUTTO!

Il 28 giugno u.s., nell'aula Avvocati del Palazzo di Giustizia di Piazza Cavour, si è tenuta l'assemblea annuale, indetta dal COA di Roma, per l'approvazione del rendiconto consuntivo del 2011 e del bilancio preventivo 2012. L'aula era gremita in ogni ordine di posti, a riprova dell'interesse manifestato dai Colleghi, i quali, con la loro presenza, hanno dato concreta attuazione ad un principio di democrazia partecipativa.

Dopo gli interventi introduttivi del Presidente, del Segretario e del Tesoriere, è stata data la parola agli Avvocati che ne hanno fatto richiesta. Dopo gli interventi di alcuni Colleghi e tra questi anche quello dell'Avv. Alessandro Graziani, segretario di Alleanza Forense per la Giustizia- AFG, che ha illustrato la proposta di esenzione delle Colleghe in maternità dal pagamento del contributo annuale per l'iscrizione all'Albo, ho preso la parola, nella qualità di Presidente di AFG, soffermandomi, in particolare, su due proposte in tema di solidarietà per i giovani Avvocati e sul versamento volontario del contributo OUA ( per il testo vedi nel sito www.alleanzaforenseperlagiustizia-afg.it alla Voce Comunicati/Notizie).

Debbo dire, con soddisfazione, che l'intervento, fermo nella sostanza ma equilibrato nell'esposizione e nei toni, è stato apprezzato dallo schieramento " bipartisan ", che si era venuto a creare all'interno dell'Assemblea.

Peraltro, per entrambe le proposte, che incidevano sul bilancio preventivo da sottoporre all'approvazione dell'Assemblea proprio a tal fine convocata, avevo richiesto formalmente la votazione, affinchè , fosse consentito ai presenti di esprimere la loro volontà sulle proposte in questione.

Purtroppo, però, il Presidente inspiegabilmente, anziché procedere preliminarmente e doverosamente alla votazione di tali proposte ha posto in votazione subito il bilancio preventivo, così suscitando le legittime proteste di chi non chiedeva altro se non che fosse data attuazione d un elementare principio di democrazia. Ma il bello ( si fa per dire ) doveva ancora venire!

Infatti, nonostante fossero state collocate in bella mostra tre urne ( una per ciascuna delle tre schede bianca,rossa e verde, rispettivamente per gli astenuti, i contrari ed i favorevoli), il Presidente decideva autonomamente per il voto con alzata della scheda prescelta.

All'esito dell'operazione di voto vi era una sostanziale equivalenza tra schede rosse e schede verdi, che avrebbe dovuto indurre, nell'incertezza assoluta venutasi a creare, o il conteggio analitico delle schede, o più opportunamente, il deposito delle schede nelle urne predisposte ( altrimenti che ci stavano a fare? ).

Invece, il Presidente, nonostante le ripetute e vibranti richieste, avanzate in tal senso da numerosi presenti, decideva- motu proprio- e senza procedere al conteggio, che erano prevalenti le schede verdi e, quindi, dichiarava approvato il bilancio preventivo contestualmente chiudendo l'Assemblea.

De hoc satis! Questo è quanto oggettivamente accaduto nel corso dell'Assemblea e mi scuso se mi sono dilungato. Però, ciò dovevo rappresentare, per amor di verità, anche se a malincuore, in quanto non mi piace e non mi appartiene la logica preconcetta della polemica. Vorrei dibattere,invece, su proposte ed iniziative, condivise o meno, spiegandone le ragioni.

E credo che la mia storia politica e quella dell'Associazione, Alleanza Forense per la Giustizia -AFG , che mi onoro di presiedere, ne costituiscano prova tangibile.

Ma c'è un limite a tutto,anche al fatto,denunciato nel corso dell'Assemblea e ripreso con un articolo pubblicato sulla cronaca del quotidiano Corriere della Sera, edizione romana,secondo cui il COA,su indicazione del Presidente,avrebbe concluso un contratto di consulenza con un esperto in comunicazione,titolare del 70% delle quote di una società di capitali,detenuta per il restante 30% del capitale dal Presidente del COA. La vicenda, se accertata, sarebbe incresciosa e certamente non edificante per l'Avvocatura romana a causa del ruolo istituzionale che il COA riveste. Seguiremo attenti e preoccupati gli sviluppi della vicenda.

Un caro saluto

Paolo Nesta.